Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 4 agosto 2006 Nei primi giorni di settembre del 2004 la città di Beslan che fino ad allora era una sconosciuta città dell’Ossezia settentrionale – Alania, una repubblica caucasica della Russia, salì suo malgrado agli onori della cronaca nera internazionale. Un gruppo di combattenti ceceni e mercenari arabi occupò infatti il primo settembre la scuola n. 1, sequestrando sotto la minaccia delle armi e dell’esplosivo collocato nell’edificio oltre mille persone, in prevalenza bambini e loro madri. Dopo brevi ed infruttuose trattative con il governo russo lo scoppio di una bomba e la seguente irruzione delle forze speciali russe generò una fra le più terribili carneficine dell’età moderna. All’alba del 4 settembre si contarono 386 morti, tra questi 172 bambini. Immediatamente si mise in moto la solidarietà internazionale ed anche il Trentino contribuì in vari modi ad alleviare le pene di questa immane tragedia. Su iniziativa della Giunta provinciale e con l’organizzazione dell’Associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus”, associazione trentina da anni operante nella Federazione Russa, la Provincia Autonoma di Trento finanziò integralmente il progetto denominato “Accoglienza bambini di Beslan”, attraverso il quale poterono essere ospitati in Trentino, dal 22 novembre 2004 al 14 gennaio 2005, sessantatre cittadini di Beslan fra i quali trentatre piccoli superstiti dell’atto terroristico. Da quel progetto l’Associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus” autonomamente ed all’interno del più vasto progetto di intervento della Protezione Civile nazionale, unica Associazione italiana presente a Belsan, ha sviluppato il PROGETTO PER I BAMBINI, I GENITORI E GLI INSEGNANTI SOPRAVVISSUTI ALL’ATTACCO TERRORISTICO DI BESLAN con una equipe di psicologhe dell’Università di Padova. Il prossimo arrivo a Trento di una piccola delegazione della Repubblica caucasica ospiti dall’Associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus”, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, darà modo di rafforzare i legami sin qui allacciati fra i nostri due territori. A quasi due anni di distanza l’Italia – vorrei dire il mondo intero – si sta dimenticando di Beslan e dell’enorme sofferenza psicologica che ancora affligge le centinaia di bambini e la popolazione tutta che portano dentro di loro i postumi di una tragedia che ha segnato per sempre le loro vite. Occorre dunque che la comunità trentina sappia mantenere vivo il ricordo di quel triste episodio, rinsaldando i legami che si sono creati nei mesi successivi, in particolare con i giovani di Beslan. Tutto questo consentirebbe altresì di non disperdere il patrimonio di rapporti umani che si sono intrecciati in questi ultimi due anni tra la comunità trentina e quella osseta. Occorre aggiungere che oggi l’intera regione caucasica costituisce uno dei nodi più rilevanti nella politica internazionale e che dunque tutte le iniziative che favoriscono rapporti di apertura, di dialogo e di scambio concorrono a creare un clima più pacifico. Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale ─ a ricordare l’anniversario della strage di Beslan, illustrando e documentando le iniziative promosse dalla Provincia ed i risultati raggiunti; ─ a sostenere iniziative volte a rafforzare i legami tra il Trentino e Beslan, come l’assistenza di tipo psicologico e la possibilità di incontro e di scambio a favore dei giovani osseti. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda
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